Emicranie

L’emicrania è un mal di testa cronico che può causare un dolore significativo che dura per ore o addirittura per giorni. I sintomi possono essere così gravi da spingervi a cercare un luogo scuro e tranquillo per riposarvi.
Si tratta di un disturbo comune, che può colpire fino a una donna su cinque e un uomo su 15.
Alcuni episodi di emicrania sono preceduti o accompagnati da segni o sintomi sensoriali premonitori (aura), come flash di luce, visione di punti neri o formicolio alle gambe o alle braccia. Insieme all’emicrania spesso si presentano nausea, vomito ed estrema sensibilità alla luce e ai rumori.
I soggetti che ne soffrono tendono ad avere attacchi innescati da una serie di fattori diversi, tra cui lo stress, l’ansia, i cambiamenti ormonali, luci lampeggianti o ancora mancanza di cibo o di sonno e cibi piuttosto comuni. Nelle donne è spesso legata in qualche modo al ciclo mestruale.
Per molti anni si è ritenuto che fosse legata alla dilatazione e costrizione dei vasi sanguigni cerebrali, mentre ora si è più orientati a indagare su cause genetiche.
Per l’emicrania non esiste alcuna cura, ma i farmaci possono contribuire a ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi. Se un certo tipo di cura non ha funzionato in passato, vale la pena consultare il proprio medico e cercarne insieme una diversa. I farmaci appropriati, combinati con rimedi casalinghi e modifiche dello stile di vita possono davvero fare la differenza.
Quali sono le cause?
Molte delle cause dell’emicrania sono tuttora sconosciute, ma sembra che sia i fattori genetici sia quelli ambientali abbiano un ruolo importante.
Potrebbe in qualche modo essere legata a una temporanea alterazione dell’attività cerebrale, che colpisce i neurotrasmettitori e i vasi sanguigni a livello cerebrale. In particolare si ritiene che possa essere legata alla maggior eccitabilità della corteccia cerebrale e a un controllo anormale dei neuroni del dolore nel nucleo trigeminale del tronco cerebrale.
Non è chiaro che cosa provochi questo cambiamento di attività cerebrale, ma è possibile che specifici geni rendano più probabile la comparsa di emicrania a seguito di situazioni, eventi e sostanze che possono fungere da inneschi.
Fattori scatenanti
Anche se non si conosce il meccanismo esatto del mal di testa, si sa che i fattori scatenanti sono molti, tra i più frequenti troviamo:
- Variazioni ormonali femminili. Sembra che variazioni dei livelli di estrogeno siano in grado di provocare il mal di testa in molte donne a cui è stata diagnosticata l’emicrania. Le donne con precedenti di emicrania spesso affermano di soffrire di mal di testa immediatamente prima delle o durante le mestruazioni, quando si verifica una diminuzione improvvisa degli estrogeni. Altre, invece, hanno una maggior tendenza allo sviluppo dell’emicrania durante la gravidanza o in menopausa. Anche i farmaci ormonali, come i contraccettivi orali o la terapia ormonale sostitutiva, possono far peggiorare l’emicrania, anche se alcune donne riferiscono un effetto positivo.
- Stress. Lo stress in famiglia o sul posto di lavoro può provocare l’emicrania.
- Stimoli sensoriali. L’emicrania può essere provocata dalle luci molto intense e dal riverbero del sole, ma anche dai rumori molto forti. I profumi insoliti e gli odori sgradevoli, come quello dei solventi per vernici e del fumo, possono avere lo stesso effetto.
- Modifiche nel ciclo sonno-veglia. Il sonno insufficiente o eccessivo possono scatenare gli attacchi di emicrania in alcuni pazienti; anche il jet lag può avere lo stesso effetto.
- Fattori fisici. Gli sforzi fisici intensi, compresa l’attività sessuale, possono provocare l’emicrania.
- Cambiamenti del tempo. Un cambiamento del tempo o della pressione atmosferica possono facilitare la comparsa dell’emicrania.
- Farmaci. Alcuni farmaci possono far peggiorare l’emicrania.
- Fame. L’emicrania può anche presentarsi quando si saltano i pasti o si mangia troppo velocemente.
- Disidratazione.
- Celiachia. Sembra esserci una qualche connessione tra glutine ed emicrania, anche se al momento non è ancora stato del tutto chiarito. Alcuni pazienti sembrano trarre beneficio da una dieta senza glutine.
- Alimenti. Alcuni tipi di emicrania sembrano provocati da determinati alimenti, anche l’argomento è dibattuto; tra quelli più dannosi troviamo
- l’alcol, soprattutto la birra e il vino rosso,
- i formaggi stagionati,
- il cioccolato,
- l’aspartame,
- la caffeina (secondo alcuni più che altro sarebbe l’astinenza da caffeina),
- il glutammato monosodico (un additivo alimentare),
- gli alimenti salati e trattati industrialmente.
Quando chiamare il medico?
L’emicrania spesso non viene nè diagnosticata nè curata. Se soffrite dei sintomi tipici di questo disturbo vi consigliamo di tenere nota degli attacchi sotto forma di diario, per poi rivolgersi con fiducia a un neurologo.
Si raccomanda di contattare prontamente il 118 o farsi accompagnare in Pronto Soccorso in caso di:
- paralisi o debolezza in una o entrambe le braccia e/o un lato del volto,
- disturbi della parola o discorsi incomprensibili,
- improvviso e gravissimo mal di testa, descritto come “mai provato prima”,
- mal di testa insieme accompagnato da febbre, torcicollo, confusione, convulsioni, visione doppia.
Questi sintomi possono essere segno della presenza di una condizione più grave, come ad esempio un ictus o meningite, e dovrebbero essere valutati da un medico il più presto possibile.
Segnalare al medico anche un mal di testa che dovesse comparire per la prima volta dopo i 50 anni.
Quali sono le cure?
Esistono diversi farmaci appositi per la cura dell’emicrania, inoltre possono essere usati farmaci che di solito vengono impiegati per curare altre patologie. I farmaci che combattono l’emicrania possono essere classificati in due categorie:
- Antidolorifici. I farmaci di questo tipo vengono assunti durante l’attacco di mal di testa e sono stati progettati per interrompere i sintomi che già hanno avuto inizio.
- Terapie preventive. I farmaci di questo tipo devono essere assunti regolarmente, in molti casi una volta al giorno, per ridurre la gravità o la frequenza degli episodi di mal di testa.
La scelta della strategia terapeutica contro l’emicrania dipende dalla frequenza e dalla gravità del mal di testa, dal grado di disabilità che il mal di testa provoca e dalle eventuali patologie concomitanti.
Farmaci antidolorifici
Il consiglio che viene dato dai neurologi a tutti i pazienti che soffrono di emicrania è di assumere l’antidolorifico prescritto ai primi sintomi, possibilmente già in fase prodromica; questo aumenta notevolmente la probabilità di riuscire a fermare l’attacco.
Antinfiammatori non steroidei (FANS)
Questi farmaci, come l’ibuprofene (Moment ®, Brufen ® e altri) o l’aspirina, possono contribuire ad alleviare il mal di testa di lieve intensità . I farmaci messi in commercio per la cura specifica dell’emicrania, come la combinazione di paracetamolo, aspirina e caffeina (per esempio NeoCibalgina ®) possono essere efficaci per i mal di testa lievi ma, usati da soli, non sono efficaci contro l’emicrania grave. Se assunti con troppa frequenza o per lunghi periodi, i FANS possono provocare l’ulcera, il sanguinamento gastrointestinale e la cefalea da rebound.
Triptani
Per molte persone che soffrono di attacchi di emicrania intensi, i triptani sono il farmaco d’elezione. Sono efficaci per alleviare il dolore, la nausea e la sensibilità alla luce e ai rumori associati all’emicrania. Tra i farmaci di questo tipo troviamo: il sumatriptan (Imigran ®), il rizatriptan (Maxalt ®), il naratriptano, lo zolmitriptan (Zomig ®), l’almotriptano (Almotrex ®), il frovatriptan (Auradol ®) e l’eletriptan (Relpax ®). Tra gli effetti collaterali dei triptani troviamo la nausea, le vertigini e la debolezza muscolare. Non sono consigliabili se il paziente ha avuto un infarto o un colpo apoplettico.
Oppiacei
I farmaci contenenti sostanze narcotiche, in particolar modo la codeina, vengono usati in alcuni casi per curare il mal di testa se i pazienti non possono assumere i triptani o l’ergotamina. I narcotici creano dipendenza e di solito vengono usati se tutti gli altri rimedi si sono dimostrati inefficaci.
Ergotamina
L’ergotamina (Cafergot ®) è molto meno costosa, ma anche meno efficace dei triptani. Sembra più efficace in tutti coloro che soffrono di mal di testa che dura per più di 48 ore. La diidroergotamina (Diidergot ®, Seglor ®) è un derivato dell’ergotamina che è più efficace e ha meno effetti collaterali rispetto all’ergotamina.
Farmaci antinausea
Gli attacchi di emicrania spesso sono accompagnati dalla nausea, con o senza vomito, quindi i farmaci antinausea sono una scelta corretta e spesso vengono affiancati da altri farmaci. I farmaci prescritti più di frequente sono la metoclopramide (Plasil ®, per uso orale o nasale) o la proclorperazina (per uso orale o rettale).
Cortisone
Una singola dose di desametasone per via endovenosa, quando aggiunta alla terapia standard di un attacco di emicrania, è associata a una diminuzione del 26% nella cefalea ricorrente nelle seguenti 72 ore.
Combinazioni
I farmaci che combinano il butalbital (un sedativo) con l’aspirina, il paracetamolo o altri antidolorifici (ad esempio Optalidon ®) vengono usati in alcuni casi per curare gli attacchi di emicrania. Altre combinazioni contengono anche la caffeina o la codeina. Questi farmaci, tuttavia presentano un alto rischio di cefalee da rebound e sintomi da astinenza, quindi dovrebbero essere usati con cautela.
Terapie preventive
Circa la metà delle persone che soffrono di emicrania potrebbe trarre benefici dalle terapie preventive, però solo il 10% circa dei pazienti vi fa ricorso. La prevenzione è raccomandata in coloro che hanno mal di testa per più di due giorni alla settimana, non possono tollerare i farmaci usati per il trattamento di attacchi acuti o in coloro con attacchi gravi che non sono facilmente controllati.
Le terapie preventive sono in grado di diminuire la frequenza, la gravità e la lunghezza degli attacchi di emicrania e possono aumentare l’efficacia dei farmaci assunti durante gli attacchi. Il medico può consigliarvi di assumere i farmaci preventivi regolarmente, oppure solo quando un fattore scatenante prevedibile, come ad esempio il ciclo mestruale, si sta avvicinando.
Nella maggior parte dei casi le terapie preventive non eliminano completamente il mal di testa e alcune di esse possono provocare effetti collaterali gravi; se le terapie preventive hanno avuto buoni risultati e il mal di testa non si è presentato per un periodo che va dai sei ai dodici mesi, il medico può consigliarvi di diminuire gradualmente il dosaggio per vedere se l’emicrania si ripresenta.
Gravidanza e allattamento
Il trattamento dell’emicrania con farmaci dovrebbe essere il più possibile limitato quando si è in gravidanza o allattamento, concentrando invece la propria attenzione nell’evitare i potenziali fattori scatenanti.
Quando non se ne possa fare a meno, il ginecologo potrà prescrivere un antidolorifico come il paracetamolo o, in casi particolari un triptano.
Il Farmacista Consiglia
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