Stitichezza

La  stitichezza  è caratterizzata da un  evacuazione delle feci scarsa  o assente, dovuta a cause fisiologiche, ormonali o  emotive.

Quali sono i sintomi?

Il sintomo evidente è un’evacuazione scarsa o insufficiente delle feci.  Si parla però di stitichezza solo in caso di un’evacuazione interrotta per un arco di tempo di  almeno tre giorni.

Quali sono le cause?

La  stitichezza  o stipsi  può essere dovuta a molteplici cause, infatti di solito è indicata come sintomo da ricondurre sempre a un disturbo su cui è bene indagare. Esistono test come la  manometria anorettale, la defecografia, le metodiche neurofisiologiche.

A livello emotivo la stitichezza è ricollegabile a una tensione che spinge a trattenere sempre e comunque emozioni.

La stitichezza può essere riconducibile a  fattori ormonali (ipotiroidismo), gastrointestinali, o può esser data dall’azione di alcuni  farmaci. Si dice idiopatica la stipsi che non è collegabile a nessuno di questi fattori. La  stipsi idiopatica  può derivare da un colon che non riesce a spingere la massa fecale e rallenta il transito.

Diagnosi

L’obiettivo della diagnosi è quello di studiare il tempo del  transito intestinale  in coloro che accusano rallentamento del cammino del materiale fecale.

L’approccio diagnostico primario  prevede l’esecuzione di tecniche di più facile applicabilità  ed affidabilità  per escludere una patologà­a organica colica o anorettale:

  • Rx addome diretto
  • Ecotomografia addominale
  • Rx clisma opaco
  • Colonscopia

Successivamente si può ricorrere a tecniche più sofisticate, in caso di risultati dubbi.

Quali sono i rimedi?

Alimentazione in caso di stitichezza

La stitichezza è un disturbo che porta ad evacuare le feci meno di una volta al giorno, a volte anche una ogni tre o quattro giorni, con una graduale intossicazione del colon e di tutto l’organismo. Le cause della stitichezza, escluse quelle patologiche, sono molteplici: alimentazione poco sana ed equilibrata,   alterazione della flora batterica intestinale, rallentamento dell’attività  del fegato, farmaci e stress.

La prima cosa da correggere è il regime alimentare: bisogna privilegiare un’alimentazione ricca di  semi di lino,  cereali integrali, legumi, semi oleosi, frutta e verdura di stagione a scapito di alimenti confezionati o un eccesso di proteine animali.

Per  facilitare il transito intestinale  occorre  aumentare l’apporto di fibre, che si ottiene facilmente preferendo cibi come i cereali integrali alle farine raffinate (pasta bianca e pane bianco).

Anche l’assunzione di  alimenti ricchi di prebiotici naturali, quali  cipolle, asparagi, carciofi, frumento, soia, porri, banane, aglio, cicoria e  indivia belga, aiuta contro la stitichezza, contribuendo a  riequilibrare la flora intestinale.

Variare i cereali utilizzando anche farro, orzo e riso integrale ci permette di sfruttare le qualità  dei chicchi non solo per le fibre ma anche per le proprietà  lenitive e decongestionanti che hanno sulle mucose intestinali.

E’ necessario poi che nell’organismo ci sia un buon livello di idratazione  bevendo regolarmente  e introducendo ai pasti verdure ricche di acqua di vegetazione (vari tipi di insalate a foglia verde, indivia, cetrioli, finocchi). I  frutti  da preferire sono quelli  ad azione lassativa  come kiwi, mela con la buccia, pera matura e prugne secche.

Va inoltre stimolato il fegato con verdure amare (cicoria, cime di rapa, puntarelle, carciofi, ortiche, radicchio) non bollite ma ripassate in padella con aglio e olio extravergine di oliva.

Nella stipsi cronica è utile bere la mattina a digiuno una soluzione di acqua, limone e miele che si prepara sciogliendo un cucchiaio di miele in 100ml d’acqua in cui si aggiungerà  il succo di mezzo  limone.

Rimedi fitoterapici per la stitichezza

Le piante contro la stitichezza possono agire stimolando la  peristalsi, cioè la contrazione muscolare che compie l’intestino  per eliminare le feci (lassativi antrachinonici); oppure  idratando  la massa fecale,  lubrificando  le pareti per favorire l’evacuazione (lassativi meccanici). Entrambe le categorie di piante sono disponibili in compresse, capsule, sciroppi, estratti fluidi, infusi e macerati.

Fanno parte dei  lassativi stimolanti,  quelle piante  contenenti antrachinoni, da sfruttare saltuariamente, per risolvere casi acuti di stitichezza, per la preparazione ad interventi chirurgici o ad accertamenti diagnostici (colonscopia), perchè fortemente irritanti per la mucosa intestinale, come:

  • Senna: (Cassia angustifolia)le foglie sono largamente impiegate per trattamenti a breve termine (una o due settimane), in caso di stipsi acuta, in quanto è un lassativo irritanti, che compromette la corretta funzionalità  intestinale;
  • Rabarbaro:(Rheum officinale), viene usato per il trattamento della stitichezza, e nei disturbi in cui sia sia necessaria un’evacuazione facile, in caso di cattiva digestione, insufficienza epatica e malattie croniche del fegato, per le sue proprietà  lassative e purganti ma anche toniche e digestive;
  • Frangola: (Rhamnus frangula) la corteccia, a differenza degli altri lassativi antrachinonici ha la capacità  di  ridare il tono alle fibre muscolari dell’intestino, stimolando la peristalsi in modo dolce. Per questa ragione non è irritante, nè crea assuefazione, quindi anche l’uso prolungato risulta essere meno dannoso di altri lassativi naturali. La pianta è indicata nei casi in cui le feci devono essere molli,  in presenza di ragadi,  emorroidi  e dopo interventi chirurgici rettali, nella stitichezza cronica degli anziani.

Queste piante, insieme al carciofo, tarassaco, finocchio e carvi, fanno parte degli  integratori naturali contro la stitichezza.

Fanno parte dei  lassativi meccanici, le piante contenenti le mucillagini, principi attivi capaci di aumentare il proprio volume, a contatto con l’acqua, rispetto alla loro forma secca, producendo un gel, in grado di incrementare la quantità  della massa fecale, ammorbidendone il contenuto.

  • Malva: (Malva sylvestris), le foglie e i fiori sono usati per idratare e sfiammare l’intestino, e per regolarne le funzioni, grazie alla sua dolce azione lassativa, dovuta alla capacità  delle mucillaggini di formare una sorta di gel, che agisce meccanicamente sulle feci e quindi agevolandone l’eliminazione. Il trattamento della stitichezza con la malva risulta non irritante e non violento, per cui è indicato in gravidanza,  per curare la stitichezza nei bambinie per gli anziani;
  • Liquirizia:(Glycyrrhiza glabra)  la sua radice è blandamente lassativa, grazie alla presenza di uno zucchero naturale (mannitolo), che attira acqua nel colon, facilitandone lo svuotamento. Per questa ragione il decotto è molto efficace in caso di stitichezza e nei disturbi legati alla sindrome dell’intestino irritabile;
  • Psillio(Plantago Psyllium) e  Lino  (Linum usitatissimum), anche i loro semi a contatto con l’acqua, si aprono, aumentano di volume, e dando luogo alla formazione di un gel, che facilita l’evacuazione. L’ulteriore effetto lubrificante li rende adatti in caso di emorroidi, ragadi anali, colite.

Tra i gemmoderivati, quello del  Mirtillo rosso  (Vaccinum vitis idaea) è considerato l’antinfiammatorio per eccellenza dell’intestino. La sua azione regolatrice, corregge gli squilibri della mobilità  enterocolica cioè in caso di stitichezza o diarrea, e ripristina l’attività  enzimatica intestinale. La sua assunzione elimina la flatulenza, dovuta alla fermentazione delle feci, sfiamma le pareti e normalizza il funzionamento dell’intestino, soprattutto del colon.

Esistono anche dei  funghi medicinali utili contro la stitichezza: questi  hanno un effetto salutare sull’intestino,  sono  lassativi naturali  e svolgono un’azione principalmente sul sistema nervoso, rilassando la muscolatura contratta del colon.

Fiori di Bach

A livello psicosomatico la stipsi è collegata al fatto di trattenersi. Si trattiene per paura di disturbare, per paura di non piacere a qualcuno (mi criticherà , mi rimproverà , ecc.). I soggetti che soffrono di stitichezza sono chiusi, controllati, molto formali, avari e gelosi di ciò che posseggono. Offrono sempre un’immagine “pulita” caratterizzata da grandi ideali e particolare rettitudine.

Rock water: è il rimedio della stipsi cronica  da autocontrollo su bisogni fisici e emozionali.

Impatiens: è il rimedio della stitichezza in chi non ha tempo di stare dietro bisogni del suo corpo, per eccessiva impazienza.

 

Il Farmacista Consiglia

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